Due chiacchiere con Federica Migliazza, stylist di Varese appassionata di viaggi e moda che ci racconta del suo lavoro e del suo immaginario.
Tutto è iniziato dalla collaborazione come assistente di Emily Lee, giusto?
Più o meno.. in realtà tutto è nato da uno di quei corsi-truffa di fashion styling, poi ho conosciuto Emily durante uno stage che stavo facendo in uno showroom. E’ stata la prima stylist che ho incontrato e le ho chiesto subito se cercava un’assistente.
I corsi di moda sono spesso molto diversi da quello che ci aspettiamo ma in ogni caso ci danno l’opportunità di conoscere persone interessanti e valide per quello che sarà il nostro lavoro, non credi?
Già… bisogna riconoscerlo. Qui a Milano comunque ho incontrato persone interessanti anche in posti molto più improbabili…
…il mondo della moda è anche questo! Ho scelto cinque dei tuoi lavori, quelli che mi hanno maggiormente colpito. Ti andrebbe di descriverli e ricordarli?
Vediamo un po’… non sempre riesco a spiegare cosa mi frulla per la testa..
Provaci, nel raccontarsi come nello styling credo sia solo l’istinto a comandare!
Hai scelto uno dei lavori di cui vado più fiera. Ho realizzato questo shooting durante il White dello scorso gennaio, è stato tutto molto improvvisato e praticamente mi sono ritrovata a girare tra gli stand degli stilisti di notte con un carrello della spesa da riempire a piacimento di vestiti ed accessori pazzeschi da scattare prima che lo show ricominciasse il mattino dopo. Ho vissuto il sogno di ogni stylist ed è stata un’esplosione di emozioni. A questo sentimento si è poi ispirato il mio lavoro di quella notte che, infatti, è stato intitolato: “The big bang”
Bene e… what about this one?
Quest’altra invece è un’immagine che non ho mai stampato e che non tengo nemmeno nel book.. La rivaluterò. Volevo esprimere femminilità e delicatezza siccome spesso risulto un po’ troppo pop-aggressiva…
Direi che sei riuscita perfettamente nel tuo intento! E questa? L’ho trovata molto LaChapelle.
La modella mi ha odiata per quei mille tulle sovrapposti.. Era piena estate e faceva molto caldo ma era necessario che fossero indossati proprio tutti!
Ed a proposito di look complessi…
Grande! Questa foto è pazzesca… complessa eccome! Sai che il cappotto l’ho fatto io cucendo e tagliando una ad una quelle frange di tessuto e plastica?
Davvero molto Björk! Un colpo d’occhio notevole.
Si giusto quello… perché il cappotto è immettibile, credo che mia madre l’abbia addirittura buttato via…
Un Sacrilegio! E dulcis in fundo…
In questo caso è stata una delle tante volte in cui ho visto due capi e li ho subito messi insieme senza esitazione. Sono molto istintiva e spontanea nel mio lavoro, è come se gli abiti fossero destinati a essere abbinati in un certo modo e la mia missione è scoprirlo. A volte questo comporta qualche stravolgimento, infatti, il collare di nastri in realtà è una gonna e non so se la designer avrà apprezzato l’interpretazione..
L’hai resa leonina e dinamica in questo modo! C’è qualcosa a cui stai lavorando adesso o magari anche solo qualcosa/qualcuno che ora ti ispira?
In questo momento sto cercando di farmi conoscere, di emergere e di pubblicare i miei lavori su tante riviste. Sostengo i designer emergenti che fanno davvero collezioni molto interessanti e spero che riusciremo tutti insieme a ravvivare l’immagine di Milano nel panorama moda. C’è bisogno di novità e creatività ed io m’impegno ogni giorno in questa missione.
Grazie, Federica. Chi volesse ammirare i tuoi lavori dove può trovarli?
Grazie a te Giovanni, mi hai fatto sentire quasi una celebrità con quest’intervista! Il mio sito è www.federicamigliazzastylist.com
a cura di Giovanni Celsi
Sabato 28 Gennaio 2012 @ WOMADE #2
FABBRICA DEL VAPORE
Via Procaccini 4 – MILANO