Tom Edwards, Matt Benyayer e Carlo Anderson si incontrano al music college e appassionati come sono di musica elettronica inglese, si mettono a comporre tracce che guardano sia al DJing che all’ascolto. In breve decidono di formare il combo DARK SKY, passando senza problemi fra UK garage, house, jungle e disco.
Il singolo d’esordio Something To Lose / Ghost Notes viene pubblicato nel 2010 su Black Acre, la label di Bristol che fra gli altri ha pubblicato singoli di N-Type, Von D, Fantastic Mr Fox, Hyetal, Clap! Clap!, Doctor Zygote. Le due tracce viaggiano su coordinate post rave con bleep minimal e qualche tocco house. La B side è cheap ambient che mescola Lopatin e Rustie con qualche nota ‘ominous’ come nella miglior tradizione darkstep.
Something To Lose
Ghost Notes
La proposta in fieri viene definita col tempo. Parlo di quello che succede con il Frames EP sempre nel 2010: atmosfere cupe ma con qualche accenno più stomp, mantenendo comunque un occhio di riguardo per l’ambient.
Drowned City, dal Frames EP
La battuta si appesantisce ulteriormente entrando di diritto nello UK Garage con il singolo High Rise su Blunted Robots (label che ha pubblicato fra gli altri Bok Bok)…
Armour, la B side del singolo High Rise del 2011
… e si completa con il Radius EP, uscito sempre nel luglio 2011 su 50Weapons. Quattro tracce di house UK che riprendono la lezione del Pearson Sound e la tagliano con la freschezza di personaggi più dancefloor tipo Mosca.
The Lick, dal Radius EP
L’anno successivo esce sempre su 50Weapons (la label di Modeselektor che ha pubblicato fra gli altri Phon.O, Marcel Dettmann, Addison Groove, Untold, Bambounou) un secondo EP intitolato Myriam, molto più interessante, più minimal, pesante e caratterizzato da una ricerca sonora che tende a semplificare, lasciando parlare i silenzi.
Hequon, dal Myriam EP
Da qui la techno dei DARK SKY diventa un qualcosa di personale e di cui si inizia a parlare con maggiori attese. Non più continuatori di una storia musicale con i propri standard, ma personaggi che stanno in piedi sulle proprie gambe. La stoffa si vede tutta nel successivo Black Rainbows EP, su Black Acre. Un sentire affine al tech-step di Joy Orbison, Boddika e perché no anche Four Tet.
F Technology da Black Rainbows EP
L’anno scorso escono con un ottimo singolo intitolato In Brackets sulla newyorchese Mister Saturday Night Records. Se dire nu-house è poco, se tutte queste catalogazioni non vi hanno ancora convinto, ascoltate la title track e poi non dite che non vi vien voglia di ballare con malinconia, senza fare troppi complimenti.
In Brackets, dall’omonimo singolo del 2013
Per chiudere ci sono stati pure uno split con Breach su Naked Naked, un remix per Maya Jane Coles e un remix per gli XX, che vi proponiamo qui sotto.
The XX – Crystalised (Dark Sky remix)
Se volete sentire come suonano dal vivo, scopriteli sulla web radio NTS ogni due settimane a questo link. Buon ascolto!
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Marco Braggion