La comunicazione come un’esigenza, o meglio un’urgenza. È così che nasce la ricerca di Francesca Lolli e le sue sperimentazioni in campo artistico.
Dopo un diploma d’attrice presso la scuola di teatro Arsenale di Milano (dove partecipa a spettacoli come “Il gioco dell’Epidemia” di E. Ionesco, “Il berretto a sonagli” di L. Pirandello, “Pulp” di C. Bukowsky, “La chiesa” di L. F. Celine e altri) e una laurea in scenografia all’Accademia di Belle Arti di Perugia, Francesca cambia rotta dedicandosi a un nuovo mezzo comunicativo: la video arte.
Come definiresti il tuo linguaggio comunicativo?
Un campo di battaglia sul quale riposarsi una volta terminato il processo della materializzazione di una sensazione più o meno articolata.
Ci spiegheresti meglio il significato di “urgenza” e cosa lo lega al tuo metodo creativo?
L’urgenza è quella sensazione per me legata al mal di stomaco, al bisogno fisico di dover a tutti i costi condividere e comunicare l’immagine che è stata in gestazione dentro di te.
Le tue performance sono frutto di uno studio accurato e riflessivo o formalizzazione di un’idea inespressa?
Le mie performance sono frutto di un’intuizione improvvisa (non improvvisata, poichè l’intuizione rappresenta solo la punta dell’iceberg dell’intero processo creativo), estrapolata, chiarificata e resa tangibile attraverso l’atto performativo, che è sempre diverso ogni volta, sempre nuovo pur nella sua reiterazione.
Per esprimerti hai scelto di usare le immagini in movimento (video e performance). Non ti ha mai attirato qualcosa di più statico come la fotografia?
La mia esperienza precendente nasce dal teatro (ho lavorato come attrice per circa 7 anni). Sinceramente non ho mai pensato di ‘cristallizare’ in un’unica immagine il mio pensiero, forse perchè la capacità di sintesi non m’appartiene?
In realtà credo che il mio corpo o la telecamera siano i mezzi a me più congeniali ed immediati.
Per quanto riguarda invece il teatro, c’è un personaggio che hai interpretato che ti ha segnato particolarmente?
Sicuramente l’opera teatrale alla quale sono più legata in assoluto è ‘4:48 Psychosis’ di Sarah Kane.
Si tratta di un monologo di un’ora circa assolutamente ed incredibilmente intenso al quale ho lavorato per mesi interi.
LINK: vimeo.com/francescalolli
Andrea Tata
Sabato 19 Ottobre 2013 @ WOM #01
c/o Buka – Ex Casa Discografica CGD – Milano